GIOVANNA FRACASSI: NEL MAGICO MONDO DI NONNA AMELIA. FAVOLE E FILASTROCCHE – Recensione Scrittura Viva – La Voce del Recensore

GIOVANNA FRACASSI: NEL MAGICO MONDO DI NONNA AMELIA. FAVOLE E FILASTROCCHE

GENERE: NARRATIVA PER L’INFANZIA

RECENSIONE

Gli elementi ci sono tutti, a partire da una piccola chiave d’ottone preposta ad aprire un antico, polveroso scrittoio di famiglia.

Ma forse, prima ancora, dall’intensa citazione di Gianni Rodari, che in epigrafe ci invita a meditare sul perché si raccontino fiabe, concludendo che lo si fa per giocare con le parole, con la mente, con le immagini, con i sentimenti.
E questo a conferma del fatto che mai si debba prestar fede a chi liquidi questo particolare universo narrativo con lo sbrigativo e superficiale appellativo di “cose da bambini”.
Nulla di più errato, anche solo stando alla celebre definizione di sillabario del linguaggio figurato dell’anima che il grande saggista americano, Joseph Campbell, applica alle fiabe.
Si tratta di proposte che, se si prefiggono di raggiungere i più piccoli come destinatari privilegiati, lo fanno però utilizzando un serbatoio universale di memorie antichissime e senza tempo, volte a plasmare una specifica percezione della realtà, nonché quella che un tempo si amava definire Weltanschauung valoriale, ovvero una visione della vita atta a sostenere, riconoscere e valutare il perenne conflitto tra il bene e il male. Un peculiare nutrimento simbolico che, pur passando per il diletto dell’intrattenimento – a volte perfino burlesco – , mira a far vibrare corde riposte in ognuno di noi, con tocchi inconfondibili e sapienti.
Quelli stessi che l’Autrice, Giovanna Fracassi, padroneggia con grande maestria e condensa ne Nel Magico Mondo di Nonna Amelia. Favole e Filastrocche, Rupe Mutevole Edizioni, Parma, Settembre 2021, pagg. 157, scoprendole in un cassettino insospettato.
Fui sorpresa di trovarvi il vecchio taccuino di cuoio verde della nonna Amelia. Lo riconobbi subito: era quello che usava quando leggeva a me e ai miei cuginetti, le storie, le favole e le filastrocche che inventava per noi.
Le ho rilette con tanto piacere, un pizzico di nostalgia e un bel po’ di emozione.
Prendono così vita assonanze disinvolte e divertenti, rime briose, personaggi insoliti e accattivanti che, benché in miniatura, mantengono intatti i sentimenti, le sfumature e, perché no, i turbamenti dei propri corrispettivi in carne e ossa, in una con un carosello fantastico di animaletti di ogni genere.
Ci sono il gatto Codadritta che spasima per la sopraffina Betta, il topino Tommy consigliere di tutto rispetto, l’oca Isabella che stringe amicizia con Gisella la fagianella, il riccio Puntaspillo e perfino una Soffitta magica con un immancabile vecchio libro di magie.
A far da collante al loro vorticare di vicende, esperienze e scoperte la voce della nonna, che nel testo si propone ora come memoria cara e densa di ricordi felici, ora come fonte inesauribile di storie sempre varie e diverse, nella salda convinzione che il raccontare sia l’antidoto più sicuro all’ansia del vivere e alla disgregazione familiare.
È davvero un autentico giardino segreto quello cui l’anziana, affabulante signora consente l’accesso e l’Autrice, che ne è ben consapevole, non ne fa mistero, anzi lo chiarisce fin dall’inizio.
Qualcuno potrebbe pensare che in un giardino accadano ben poche cose, a parte il succedersi regolare delle stagioni, con lo sbocciare dei fiori, il rinverdire degli alberi, il cadere delle foglie e il lento trascolorare delle giornate nel grigiore dell’inverno.
In realtà basta assumere il punto di vista di un cane o di un gatto per scoprire un mondo insospettato di vita e di avventure
.
Il che ci rammenta anche il valore prezioso assunto dalla prospettiva individuale nella valutazione della realtà e degli eventi della vita, confermando in pieno la massima corrente che il panorama stia negli occhi di chi guarda.
E di sicuro anche nella leggerezza con cui lo si sappia interpretare.
Senza voler scomodare il Calvino delle Lezioni Americane che proprio della leggerezza fa uno dei fulcri capitali per orientarsi nel Nuovo Millennio (non soltanto in letteratura), non si può a questo punto non rimarcare l’attributo sbarazzino con cui l’Autrice connota le sue diciotto Filastrocche, imprimendo loro, fin dall’inizio, il suggello di una vivacità figlia dell’aria.
È al vento che fa sventolare un buffo cappello o renda più leggeri di un piuma, oppure stuzzichi il naso, rendendo l’aria frizzantina di chissà quali profumi e odori nuovi e inaspettati che questa armoniosa raccolta – impreziosita anche dalle deliziose illustrazioni di Patricia Tessaro – sembra infatti conformarsi, nell’intento non solo e non già di evitare qualunque inopportuno paludamento ma soprattutto di lasciare aperto il campo al cambiamento e al gioco fantastico delle associazioni, delle figure e delle parole.
Libere appunto di volare senza ceppi né pastoie di sorta, fino alla Via Lattea, dove l’aria di felicità profuma.

Recensione e intervista a cura di Gabriella Vergari

INTERVISTA

Prima di tutto desidero ringraziare la redazione Di Scrittura Viva – La Voce del Recensore per questa importante opportunità di far conoscere e diffondere il mio libro Nel magico mondo di nonna Amelia edito, con cd allegato, dalla casa editrice Rupe Mutevole.


Quanto di Nonna Amelia riconosce in sé?

Il personaggio di nonna Amelia è una finzione letteraria. In realtà non ho mai avuto una nonna che mi raccontasse le fiabe, lo faceva mia madre. Quando i miei figli erano piccoli mi inventavo tantissime fiabe, favole e filastrocche per divertirli durante i viaggi in auto, la sera prima della nanna, mentre cucinavo e loro erano con me e in altri momenti della giornata. Quindi Nonna Amelia è una mia proiezione. Riassume nella sua figura la giovane mamma che sono stata ma anche la giovanissima insegnante, dapprima nella scuola dell’infanzia, dove ho vissuto le mie prime esperienze di docente, poi nella scuola primaria e successivamente come docente di Lettere nella secondaria ed infine la nonna che spero di poter essere un giorno.


Come nasce l’ispirazione per una filastrocca sbarazzina?

Le mie filastrocche nascono sempre da un moto di allegria, di gioco e di scherzo, osservando una persona, un oggetto, un animaletto, una illustrazione oppure ascoltando una musica e dando quindi libero corso alla mia fantasia. Le mie filastrocche sono musicali, ricche di personaggi colorati, spensierati, pronti al gioco, ma contengono tutte un insegnamento, un consiglio, un invito educativo e formativo perché credo che tutta la letteratura per l’infanzia abbia lo scopo non solo di avvicinare i più piccoli alla lettura, stuzzicare la loro fantasia e la loro creatività ma anche di trasmettere dei valori e delle linee comportamentali, come per esempio, l’amicizia, il rispetto, l’educazione, l’accoglienza, l’empatia, la solidarietà, la gentilezza, la coerenza.


Quali sono i suoi modelli letterari?

Per quanto riguarda la mia scrittura per l’infanzia sicuramente tutti gli autori classici di fiabe, favole e filastrocche quali: Esopo, Fedro, Collodi, C. Perrault, i Fratelli Grimm, G. Rodari, H.C.Andersen, J. de La Fontaine e O. Wilde.


Coltiva un giardino segreto e, se sì, di che tipo?

Nel mio giardino segreto vi sono alberi e fiori i cui semi sono stati piantati nel corso della mia vita e amorevolmente curati: le mie emozioni, i miei sentimenti, i miei ricordi, i miei affetti, i miei viaggi, tutte le persone speciali che ho incontrato, le mie letture, i libri che ho scritto, le mie esperienze, i miei lutti, le mie conquiste, le mie gioie e le mie tristezze, le mie paure e le mie speranze. In questo mio giardino vivono farfalle, uccelli, api e formiche che mi ricordano la leggerezza, l’operosità, la forza di volontà e la voglia di vivere che devono sempre accompagnare i miei giorni. Ma vi sono anche tutti i miei cani, i miei gatti e altri piccoli animali che nel corso della vita mi hanno accompagnata ricordandomi cosa sono l’amore incondizionato, la fedeltà, l’allegria di un abbraccio, la tenerezza di una carezza, il gioco, il conforto di una presenza tranquilla e fiduciosa, ma anche l’ineluttabilità del distacco, il dolore della mancanza attenuato solo dai ricordi meravigliosi che, anche a distanza di tanti anni, riescono a scaldarmi il cuore.
In questo mio giardino segreto mi rifugio e trovo sempre conforto, serenità e ispirazione per la mia scrittura e non solo.


Qual è il suo rapporto con la tecnologia?

Mi servo della tecnologia nella misura in cui mi è utile nella mia professione, nella mia attività di scrittrice e nel quotidiano. Essa è ormai presente in molti settori della nostra vita e questo è un dato di fatto. Il problema è saperne arginare l’abuso e l’invadenza preservando spazi e attività in cui non è necessaria. È questa una sfida che affronto e cerco di vincere ogni giorno.

Link per l’acquisto del libro Nel magico mondo di nonna Amelia. Favole e filastrocche.
Si ricorda che è possibile acquistare separatamente il cd allegato al testo a questo link:

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Il libro unitamente al cd è acquistabile da questi link e da ogni altra libreria online. Può essere ordinato anche presso una qualsiasi libreria di fiducia.

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Sillogi

Arabesques 2012 Rupe Mutevole
Opalescenze 2013 Rupe Mutevole
La cenere del tempo 2014 Rupe Mutevole
Emma alle porte della solitudine 2015 Rupe Mutevole
In esilio da me 2016 Kimerik
Nella clessidra del cuore 2017 Rupe Mutevole
Il respiro del tempo 2018 Kubera edizioni
La brace dei ricordi 2021 Rupe Mutevole
Sono tornati i papaveri 2023 Rupe Mutevole

Saggi:
Lettere a Sofia 2022 Tomarchio editore
Essere e corpo in J. P. Sartre 2023 Rupe Mutevole

Letteratura per l’infanzia:

L’albero delle filastrocche 2018 Rupe Mutevole
Nel magico mondo di nonna Amelia 2021 Rupe Mutevole
Il Natale raccontato da nonna Amelia 2023 Rupe Mutevole
Le filastrocche del regno della fantasia 2024 Rupe Mutevole

NOTE BIOGRAFICHE

Giovanna Fracassi è nata a Vicenza da Emilio Fracassi, medico pediatra, e da Gemma Brazzarola. Il nonno, Egidio Fracassi, professore di Lettere è stato un irredentista e ha scritto numerosi saggi storici e politici ad oggi presenti nella sezione storica della Biblioteca civica di Rovereto (TN).
Giovanna, figlia unica, ha così modo, fin da piccola di vivere in un ambiente culturale molto stimolante e, crescendo, ha libero accesso alla biblioteca di famiglia. Si nutre di letture di vario genere, spaziando dai romanzi d’avventura, a quelli storici, alla poesia e ai saggi. Matura pertanto la passione per lo studio della letteratura, della filosofia, della storia, ma anche della pedagogia e della psicologia che la condurrà dapprima a conseguire il Diploma di Liceo psico-pedagogico e poi la Laurea in Lettere e filosofia presso l’Università di Padova.
Successivamente i suoi interessi culturali e umani la conducono a studiare e a conseguire varie abilitazioni all’insegnamento. Insegna così nella Scuola dell’Infanzia, nella Scuola primaria, e nella Scuola secondaria di primo e di secondo grado per la cattedra di Lettere. Ottiene inoltre l’abilitazione all’insegnamento della religione cattolica, la specializzazione per l’utilizzo del metodo d’insegnamento Braille, un master in Cinema, teatro e spettacolo, un master in Counseling.
Parallelamente alla professione di docente di Lettere, ha coltivato la passione della scrittura. Autrice poliedrica si interessa di filosofia, di letteratura, di storia, di fotografia, filmografia, musica e storia dell’arte. Passioni che nutre viaggiando in Italia, in Europa e in Russia.