SELENE MINOPOLI: LE SENTINELLE DEGLI ELOHIM – Recensione a cura di Scrittura Viva – La Voce del Recensore

GENERE: (ROMANZO MISTO)
RECENSIONE

Mi sono approcciata a questo romanzo, Le sentinelle degli Elohim di Selene Minopoli (Land Editore, anno di pubblicazione 2021, pagg. 248), con la curiosità che sempre mi contraddistingue per i generi che non si possono definire o meglio che risulta difficile collocare in questo o in quell’altro scaffale: i contaminati, che consentono di spaziare su più fronti e si ramificano su sentieri impensati. Ho sempre dubitato della buona o facile riuscita dei cosiddetti generi collocabili; e qui siamo per fortuna sull’altra sponda. Leggendo le prime pagine ho subito pensato a una storia d’amore non scontata, e infatti non sono rimasta delusa anche perché la storia d’amore è l’impalcatura che regge e motiva tutto il racconto. È la ragione, e al contempo lo sfondo. È l’input che consente poi di addentrarsi in argomenti interessanti, per alcuni complessi mentre per altri all’ordine del giorno. È ciò nonostante è possibile affermare che per l’interesse che il romanzo suscita, anche se la storia d’amore non ci fosse stata, i contenuti avrebbero sortito ugualmente l’effetto desiderato: incuriosire il lettore su argomenti poco o non abbastanza conosciuti. Di certo, per chi non si accontenta di semplici constatazioni di fatto, però è mosso dalla curiosità e dalla voglia di conoscere quelle dinamiche che non sono direttamente osservabili ma che hanno una loro ragione e un senso, leggere quest’opera potrà risultare parecchio appagante. Se certamente l’autrice si è lasciata condurre per mano da una fervida immaginazione, ha saputo ben integrare quest’ultima con la realtà, tant’è che le due, mescolate abilmente, permettono all’autrice di consegnarci un’opera del tutto credibile e convincente. Troveremo diversi ingredienti: l’intrigo del giallo, la suspense del noir, il progresso della scienza misto allo stupore della fantascienza, il mistero dell’esoterismo, la luce della spiritualità e quel brivido distopico, che ben incastrati fanno di questo romanzo un’opera ben riuscita.
La scrittura di Selene Minopoli è molto bella con descrizioni che si visualizzano con immediatezza. In alcuni punti in particolare il lettore si sente catapultato nelle scene. Scorrevole, cattura l’attenzione e la tiene sempre alta, con una semplicità che conquista, alla quale si affianca una profondità capace di affrontare temi anche difficili, offrendoli al lettore in modo immediato.
È una scrittura che suscita tante domande, non solo quelle proprie della filosofia, le cosiddette propriamente esistenziali, ma soprattutto quelle relative al caso, al destino, al libero arbitrio, al nostro ruolo nella creazione della realtà, alla sincronicità della quale ha tanto scritto lo psicologo e psicoterapeuta Carl Gustav Jung. Per chi ha già sentito parlare di legge d’attrazione, fisica quantistica, fenomeno Shui, onde gamma del pensiero, funzioni cognitive, e nutre interesse per questi argomenti, avrà la possibilità di spaziare e considerare nuove visioni, punti di vista o concezioni della realtà.
Selene Minopoli ha una scrittura fluida, che si segue facilmente. Usa un linguaggio semplice, è diretta nella narrazione, ma mai banale. Scorrevole, attraente, la penna incanta e seduce. Incuriosiscono molto le digressioni ben congegnate attraverso le quali si scoprono progressivamente quei pezzi mancanti dietro ai quali si nascondono i motivi della scomparsa di Laura, protagonista della storia insieme a Carlo, il quale cercherà di venire a capo della verità.
Interessante la costruzione dei personaggi che risultano ben disegnati e sembrano capitare nel posto giusto al momento giusto. Grazie alle parole dell’autrice la storia vive, si innalza e trasporta il lettore nel clima della trama, tra misteri e verità nascoste, dove sacro e “profano” si confondono, disegnando desideri, spirito di vendetta o riscatto e ossessioni. Una vita apparentemente normale, quella di Laura, che nasconde un passato incisivo.
Quali sono gli interessi in ballo? Chi persegue la verità è una pedina sacrificabile? Due diari il cui contenuto è importante… per chi? Per cosa? La scoperta di una strana macchina… con quali funzioni e scopi?
Anche il titolo scelto dall’autrice ha un suo mistero e un suo perché.
Dietro un’apparente normalità, c’è qualcuno che trama un futuro impensabile. Uomini potenti in grado di influenzare le sorti dell’intera umanità; e c’è chi potrebbe avere un destino segnato…
Una lettura ricca di fatti e sorprese, quella che ci propone la Minopoli, basata sulle persone che forse mai si conoscono fino in fondo – magari nemmeno quelle a noi più vicine – e su scoperte inquietanti che, purtroppo, non sono tanto lontane dalla realtà dei nostri giorni.

Loredana Angela

BIOGRAFIA

Selene Minopoli è nata e cresciuta a Novara, ma vive a Saronno per amore. Laureatasi al DAMS di Bologna ha lavorato nella post-produzione televisiva e come giornalista web. Ha esordito nella narrativa con un breve romanzo “Le teorie di Benedetta” (2015- CSA editrice), un personaggio fanciullesco. Il 7 dicembre del 2021 la Land Editore ha pubblicato il suo secondo romanzo “Le sentinelle degli Elohim”. Alcune sue poesie sono apparse in antologie come la collana “Orizzonti”, con la prefazione di Alfredo Rapetti Mogol; Ha scritto e diretto due spettacoli teatrali: “il fantasma di Colette” presso il comune di Masate nel 2018 e “Una notte di paura al cinema” al Teatro la MegaDitta di Basiano, nell’ottobre del 2021. Ama sperimentare ogni genere di scrittura. È stata personal trainer per molti anni. Nella vita di tutti i giorni si ispira alla frase “Mens sana in corpore sano”.

INTERVISTA

Come nasce la sua passione per la scrittura?
Sono sempre stata una grande lettrice e una persona ricca di fantasia. Da bambina mi divertivo a inventare storie ambientate in mondi fantastici e popolate da figure misteriose, ma tutto rimaneva esclusivamente nella mia testa. Poi, durante l’adolescenza, ho iniziato a scrivere poesie, assaporando la gioia di dare forma alle emozioni e ai pensieri. Ma la decisione di diventare scrittrice l’ho presa solo dopo un lungo lavoro su me stessa, sulle mie insicurezze. Grazie alla scrittura analizzo il mondo attorno a me, interrogandomi anche su ciò che a prima vista può sembrare banale e che poi si rivela tutt’altro. Credo che le domande attivino quel processo creativo in grado di farci cambiare prospettiva, permettendoci di vedere le persone e gli eventi sotto un’altra luce.


Cosa ha rappresentato scrivere questo libro?
Scrivere “Le sentinelle degli Elohim” ha significato intraprendere un viaggio attraverso terre sconosciute e misteriose, come la fisica quantistica e le sue teorie (su come i nostri pensieri e la nostra coscienza abbiano il potere di influire sulla realtà), e ore passate a fare ricerca e a studiare per rendere semplici argomenti non facili da trattare.


Quali sono i messaggi più significativi che ha voluto trasmettere con la sua opera?
Indagando sull’esistenza del destino e sul concetto di libero arbitrio, ho voluto trasmettere l’idea della vita come un viaggio nell’ignoto in cui è meglio viaggiare leggeri, ossia senza troppe certezze. Perché tutto è mutevole e lo è anche in base alla percezione di ognuno. E che il “Velo di Maya” continuerà ad esistere finché l’umanità non avrà raggiunto un grado di consapevolezza tale, da accogliere la verità.


Quali consigli darebbe a chi volesse approcciarsi alla scrittura?
Di leggere molto, di scrivere e riscrivere ogni giorno, e di essere un attento osservatore di tutto ciò che lo circonda. Oltre al fatto di non lasciarsi abbattere dai risultati negativi. Attraverso la pratica e la costanza tutto è possibile.


Perché dovrebbero acquistare il suo libro?
Perché non è solo un romanzo di fantasia. In esso il lettore troverà indizi interessanti su argomenti che potrebbero condurlo a varcare porte verso mondi sconosciuti.


Ha in cantiere qualche altro lavoro?
Sto lavorando a due progetti contemporaneamente, ma tratto argomenti totalmente differenti.