PIERO DOMENICO BLOISE: LA SFERA – RECENSIONE A CURA DI SCRITTURA VIVA LA VOCE DEL RECENSORE

Lᴀ Vᴏᴄᴇ ᴅᴇʟ Rᴇᴄᴇɴsᴏʀᴇ
SCRITTURA VIVA

PIERO DOMENICO BLOISE: LA SFERA

GENERE: FANTASY

RECENSIONE

Il Fantasy è sicuramente tra i generi più letti, e non solo dai giovanissimi. Secondo una recente indagine, più della metà dei lettori posiziona il genere fantasy ai primi gradini della classifica di preferenza. Non stupisce più di tanto il gradimento per questo genere particolare, forse anche perché, in una realtà che dà sempre meno all’individuo la possibilità di evadere dalla quotidianità – soprattutto da quella degli ultimi tempi che tende a defraudarlo di ogni libertà – il rifugio in una zona franca dove poter sognare e fantasticare appare non più solo come una possibilità di svago, ma quasi come una necessità. Non è da tutti saper stilare con buoni risultati tale genere letterario che benché fantastico richiede l’attenzione a diversi particolari. L’elemento base, quello dal quale non si può certo prescindere, rimane la fantasia, ovvero la facoltà della mente umana di creare immagini complesse, parzialmente o totalmente irreali. E tuttavia ciò non è sufficiente se il tutto non è ben sostenuto da una trama intrigante che abbia comunque un senso logico in riferimento a quei valori e significati che caratterizzano anche la nostra realtà. Il fantasy è un genere narrativo che si presta a innumerevoli interpretazioni, grazie all’ampiezza degli argomenti che si possono trattare e includere al suo interno. Tuttavia un’opera fantasy è considerata consona ai canoni quando gli elementi fantasiosi in essa contenuti sono consistenti, sono parte integrante della trama e ne influenzano l’andamento. Ed è ciò che ci propone Piero Domenico Bloise con il suo interessante romanzo La sfera (casa editrice BookSprint, anno di pubblicazione 2021 pagg. 96). Magia, esseri soprannaturali, mondi immaginari, superpoteri caratterizzano la storia. L’eterna lotta tra il bene e il male campeggia in ogni pagina del racconto: umani, elfi e nani si impegneranno per raggiungere i propri obbiettivi. La sfera di cui parla l’autore in realtà non è propriamente, come si potrebbe immaginare dal titolo, né la classica palla di vetro che predice il futuro né tanto meno una zona particolare, bensì un “potenziatore”, una sorta di arma che aumenta la forza e la potenza di chi la detiene.

Le ambientazioni risultano ben costruite, e una scrupolosa attenzione è stata riservata a ogni aspetto del racconto, dai protagonisti principali ai personaggi secondari, così come alla creazione dei vari caratteri che si rivelano ognuno a suo modo importanti, direi quasi essenziali per lo svolgersi degli eventi. I dialoghi rappresentano una parte incisiva di tutto il racconto, consentendo al lettore di immedesimarsi meglio nella storia. Il ritmo narrativo è incalzante quasi come le scene di un film d’azione che tengono il telespettatore incollato allo schermo. È interessante notare come l’autore, nonostante affidi a degli eroi – élite di guerrieri provenienti da diverse terre – compiti significativi, faccia passare un importante messaggio in riferimento all’imperfezione: anche gli eroi sono anime imperfette che possono commettere errori, ma riconoscendo questi ultimi sono anche in grado di porvi riparo, rimediando alle eventuali mancanze. In questa storia, il sentimento incriminato è quello della vendetta che spinge Haidon a fare ciò che non dovrebbe, ma poi, ravvedendosi, l’eroe riesce a tornare sulla retta via. L’autore sembra giocare bene – senza estremizzarla – con la “sospensione dell’incredulità” che risulta essere sempre una buona strategia o attrattiva per chi legge. In sostanza essa consente di fare in modo che il lettore accetti tutto ciò che fa parte della storia, quando quest’ultima però non eccede con il cosiddetto “eccesso d’inventiva”. L’autore quindi si sente libero di utilizzare l’inventiva, ma inquadrandola in quei principi e valori reali della società in cui viviamo, realizzando così una sorta di filo conduttore che non fa sentire completamente spaesato o eccessivamente distante il lettore dagli stessi principi che la storia fantasy narra; ed in questo l’autore si dimostra abile.

È dunque un sogno a occhi aperti, che ritrae le vicende di altri mondi, con le sue sfumature e incongruenze – per certi aspetti tutt’altro che tranquillo – quello che ci propone Piero Domenico Bloise; una storia che sicuramente incuriosisce lasciando il segno nei lettori. Nonostante la presenza di alcune ingenuità stilistiche, la scrittura risulta abbastanza scorrevole e interessante sia nelle parti più descrittive e narrative, sia in quelle dove sono i dialoghi a condurre.

Leggendo il romanzo si avrà la sensazione di trovarsi catapultati in quelle misteriose ere che si rivelano ricche di colpi di scena.

Riuscirà, dopo tanti impedimenti, il bene a trionfare? Amanti del genere non perdetevi questo avventuroso viaggio che tanto racconta, per similitudine, degli affanni e delle lotte dei nostri tempi. Un modo per evadere, dunque, ma anche per riflettere su importanti aspetti della nostra quotidianità.

Francesca Autieri

INTERVISTA

Come nasce l’idea di quest’opera?

Ho sempre voluto scrivere storie fantasy fin dalla tenera età, così mi sono cimentato a stilare racconti brevi di ogni tipo. “La sfera” nasce dall’idea che ci sia, dai tempi dei tempi, l’alternanza tra il bene e il male e che entrambi esistano in una sorta di lotta eterna, spetta a coloro che hanno il libero arbitrio schierarsi da una parte o dall’altra in egual misura come lo yin-yang.

Cosa significa scrivere per Piero Domenico Bloise?

Significa esprimere liberamente con la fantasia i propri sogni, pensieri senza zavorre morali che ne impediscano la realizzazione, sempre però avendo rispetto del pensiero, religione e razza altrui.

Qual è il messaggio più importante che ha voluto trasmettere con la sua opera?

Ho voluto creare degli eroi imperfetti che nonostante i loro difetti riescono a compiere una grande impresa… quindi oltre alla giusta causa un pizzico di provvidenza, tanto coraggio, ma soprattutto volontà ferrea. Sottolineo il concetto secondo cui non bisogna essere perfetti per una grande opera, ma essere dotati di grande volontà e buoni propositi.

Ha in cantiere qualche altra opera fantasy?

Certo. Ben sei sono quasi pronte, vanno solo riviste. Almeno tre di queste sono collegate a “La sfera”, la quale, preciso, non rappresenta il primo volume ma è una parte di un’opera ben più grande. Ho pubblicato questa parte dell’opera chiamandola, appunto “La sfera” perché era quella che ho scritto con più dedizione.

A proposito del suo libro

Il libro “La sfera” parla delle vicende della Terza Era in un mondo fantastico, e accenna alle due guerre (Prima e Seconda Era). I tre eroi della Seconda Era interagiscono con gli eroi principali alla ricerca della sfera, un élite di guerrieri provenienti dalle varie terre. Ogni eroe con i suoi pregi e difetti (il lato umano è importante) contribuirà allo svolgimento della storia, cercando di non lasciare indietro nessuno e di aiutare anche persone comuni.

Link per l’acquisto del libro:

http://www.booksprintedizioni.it/libro/Fantasy/la-sfera

BIOGRAFIA

L’autore si racconta…

Mi chiamo Piero Domenico Bloise. Sono nato in Calabria nel 1978. Ho scritto l’opera “La sfera” perché era un mio sogno da sempre. Sono sempre stato affascinato da storie fantasy, fumetti, film e anime giapponesi, nonché videogiochi con storie sia tradizionali che innovative. Ho avuto dei buoni insegnanti di lettere, anche se ho conseguito il diploma di Geometra e successivamente sono entrato nel mondo gel Game Designer. Ho comunque sempre avuto la passione per la scrittura. Ho scritto anche diverse favole. Fin dalla tenera età mi affascinava la letteratura classica, specie quella dell’antica Grecia. Il mio modo di scrivere non è molto dettagliato… lascio al lettore la possibilità di utilizzare la propria fantasia nell’immaginare i particolari.