La Voce del Recensore – Sara Castelli: IL CONVIVIO ASTROLOGICO TRA ARTE, MITI E SPIRITUALITÀ

IL CONVIVIO ASTROLOGICO TRA ARTE, MITI E SPIRITUALITÀ

GENERE: SAGGIO ROMANZATO

“DOCUMENTO”

RECENSIONE

Sono proprio i testi che rompono gli schemi, quelli che risulta difficile collocare in un genere piuttosto che in un altro, ad aprire la strada verso nuovi orizzonti, comprensioni e consapevolezze, così come fa Il Convivio astrologico – Tra arte, miti e spiritualità di Sara Castelli (Booksprint edizioni, anno di pubblicazione 2020, pagg. 146). Sarebbe infatti riduttivo definire il libro della Castelli un semplice saggio, in quanto nello scrivere quest’opera la stessa autrice non si limita a ricercare e a riportare elementi salienti, ma ripercorre episodi del suo vissuto, scopre correlazioni, comprende realtà che ad uno sguardo superficiale potrebbero sembrare dovute a una mera casualità e che invece si manifestano come coincidenze, con tutto il pregnante significato e le sfumature che il termine coincidenze assume. Per addentrarsi nell’opera della Castelli è necessario abbandonare ogni tipo di resistenza, così come pregiudizi, scetticismi e limitazioni mentali. L’autrice ci conduce in un viaggio arcano in cui coesistono dati di valore scientifico, racconti mitologici e personali esperienze. Aspetti filosofici, mitologici, astrologici, psicologici, cosmologici, numerologici si fondono incastrandosi perfettamente in un tutto organico. Scorrevole e avvincente, l’opera della Castelli incuriosisce fin dalle prime pagine invogliando il lettore a voler sapere di più in riferimento agli interrogativi esistenziali; potremmo dire anche a quelli spirituali e a quelli relativi alle influenze della mente sulla materia. Ci sarà chi leggendo si lascerà trasportare dalla narrazione relativa ai segni zodiacali e dalla curiosità per l’affinità tra i vari segni, chi invece dalle connessioni tra mondo celeste e terrestre, chi inoltre si lascerà incantare dai racconti mitologici o dagli archetipi di junghiana memoria. Esiste un legame tra la religione, i pianeti, le vite precedenti e i segni zodiacali? E se esiste, come si esplica? Quanto la fisiognomica, disciplina pseudoscientifica, può essere presa in seria considerazione in riferimento alla deduzione dei caratteri psicologici e morali di una persona? Questi e molti altri quesiti sono affrontati dalla Castelli che con maestria collega i vari argomenti, pur dalle tematiche così diverse tra loro. Non è da tutti riuscire a trattare argomenti così disparati con grande elasticità, ma la Castelli sembra avere un dono naturale perché non solo riesce a trovare anelli di congiunzione, agganci significativi, ma anche ad incuriosire il lettore il quale si trova “sbalzato” ora in riflessioni concernenti la fisica quantistica e l’energia, ora in quelle relative alla sincronicità: concetto introdotto dallo psicanalista Carl Gustav Jung, definito come un principio di nessi acausali che consiste in un legame tra due eventi che avvengono in contemporanea, connessi tra loro, ma non in maniera causale. Più che farsi portavoce di ricerche e scoperte personali sembra che la Castelli attraverso quest’opera voglia farsi messaggera di qualcosa di più profondo e significativo – così come Justinie, la nobildonna citata nel testo, che in occasione del suo compleanno decide di fare una festa dove aleggia il mistero giacché gli ospiti tra di loro non si conoscono né conoscono la nobildonna – che solo chi riuscirà a leggere anche tra le righe potrà percepire. L’autrice parla di esoterismo, che non è certamente quello di un tempo, della scuola di pensiero i cui gli “iniziati” non potevano svelare i segreti pena la morte, ma quello psicologico, relativo a quella parte misteriosa e sconosciuta che alberga in ognuno noi. Un carismatico iniziato “trasgressore”, Leonardo da Vinci, sosteneva che il mondo celeste fosse in grado di reagire con il mondo terrestre condizionando la natura degli esseri viventi. E lo sosteneva molto tempo prima che il medico, psicoterapeuta e psichiatra statunitense, Alexander Lowen, col suo approccio psicocorporeo parlasse dell’interazione tra il corpo e la mente dicendo che le nostre emozioni mentali vengono scolpite sul fisico e sulle espressioni mimiche. Curioso risulta scoprire che, appunto, Leonardo da Vinci nell’affrescare il quadro dell’Ultima cena aveva già dipinto nel 400 gli apostoli con le caratteristiche fisiche relative a quelle psicologiche influenzate dal segno zodiacale. Un forte messaggio emerge dall’opera della Castelli: per conoscere bisogna svincolarsi dalle catene e avere il coraggio di seguire sentieri alternativi. Per spiegare questo processo ci viene in aiuto uno dei più grandi pensatori tra gli antichi Greci: Platone, col Il mito della caverna. Dando una chiave di lettura in riferimento alla libertà, Platone immagina e narra la storia di un prigioniero che liberandosi dalle catene e sfidando la paura scopre un mondo meraviglioso che anima la sua coscienza. Allo stesso modo l’autrice attraverso quest’opera ci conduce alla scoperta di nuove “dimensioni”, nuove possibilità interpretative della realtà, del nostro legame con quel qualcosa di invisibile che affascina incuriosisce ed esiste pur essendo al di là della nostra materia, del nostro corpo. Del resto l’idea, le supposizioni e la consapevolezza, che hanno in tanti, di essere collegati con qualcosa che il tutto avvolge ha suscitato e continua a suscitare interesse e curiosità soprattutto in chi non si accontenta delle solite e limitate spiegazioni. Complimenti all’autrice per le abilità, scrittoria e di ricerca, ben armonizzate.

Alessandra Ferraro

INTERVISTA

Come nasce l’idea di quest’opera?

Il Convivio Astrologico… nasce da una festa apparentemente bizzarra. A tavola, i dodici ospiti della nobildonna, erano seduti davanti alla pergamena che li identificava con il personale segno astrologico. Dodici simboli com’erano i segni dello zodiaco. Dodici commensali come gli apostoli dell’ Ultima cena. In questa proiezione, decido la costruzione del testo, che si avvale dell’affresco realizzato da Leonardo Da Vinci. Un’ opera misteriosa fin dalla sua creazione, ma solo con gli ultimi restauri, curati da esperti esoterici, sono stati svelati simboli e analogie che danno il senso della grandezza del genio del Rinascimento. Studioso delle leggi dell’universo, oltre che matematico, ingegnere e tant’altro, Leonardo aveva intuito che l’individuo non solo è parte dell’interezza cosmica, ma ne è astrologicamente influenzato. Un aspetto che impatta sullo stato emotivo, psicologico e sui comportamenti che lui cela negli apostoli e ne fa risaltare la caratteristica del pianeta che governa il suo segno zodiacale. Se possediamo una stampa del Cenacolo, possiamo verificare che all’estrema sinistra dell’opera, Leonardo raffigura Bartolomeo; guardando i suoi piedi non sfugge la morbidezza sciolta e flessuosa, somigliante alle pinne del mondo marino… .

Cosa significa scrivere per Sara Castelli?

Scrivere significa comunicare, condividere idee, esperienze. Credo, che attraverso le pagine di un libro si apre un dialogo con i lettori. Un’intima connessione che può farci gioire quando si tratta di una storia a lieto fine, ma anche provare empatia per la sofferenza che vivono i protagonisti. Ancor prima del Convivio astrologico… ho pubblicato “La zingara e la Clessidra,” un diario-denuncia presentato dal Prof. Antonino Bucca nell’ambito del seminario “I Linguaggi Espressivi Liberatori” L’incontro si è svolto presso il Dip. di Scienze Cognitive, Psicologiche e Pedagogiche dell’Università di Messina, e alcuni tra gli studenti intervenuti hanno scelto di sviluppare la propria tesi di laurea.

Anima, universo, vite precedenti… Il suo pensiero al riguardo.

L’anima intesa come soffio della vita non possiamo separarla da noi. Noi, non siamo separati dal mondo invisibile. L’esplosione di quella scintilla, che ha dato inizio alla vita ci ha permesso di evolvere milioni e milioni di anni fa, diventando parte imprescindibile dell’universo. Il tutto è nell’ uno e l’unità è nel tutto. Anche se non abbiamo memoria dei nostri avi, siamo una parte di loro che continua a vivere nel transito eterno della creazione. Espandersi e ritrarsi. Vita, morte e ancora vita.

Qual è il mistero oltre alla materia?

Questa domanda la si deve rivolgere agli scienziati. Sebbene dubito che abbiano la risposta definitiva. Personalmente, credo che ogni fenomeno che ci arriva dalla natura, sia rivolto all’uomo come esempio affinché egli riabiliti la sua parte spirituale; ma come spiegare questa entità? Non lo so, per fortuna ho trovato aiuto nella la frase di Sant’Agostino, il quale, interrogato sul concetto di tempo, lui dice: Se nessuno me lo chiede, lo so. Se voglio spiegarlo a chi me lo domanda non lo so più.

A proposito della sua opera…

Del “Convivio Astrologico…” che definisco un saggio a metà, il messaggio fondamentale è racchiuso nelle metafore che i Greci hanno donato a noi mortali affinché potessimo superare atti di presunzione e vanagloria. Al segno astrologico dello scorpione hanno associato il mito del gigante Orione. Egli, nella sua vanità di maschio alfa ha deciso di sedurre Artemide, senza immaginare che la dea potesse rifiutarlo. Ferito nel suo ego, Orione ne oltraggia la castità mentre la dea fa scattare la vendetta: trasforma il suo anello di ametista in uno scorpione, che pungerà il tallone vulnerabile del gigante facendolo morire. In questo mito, risalta la marcata indole punitiva dei nati scorpione che non esitano a vendicare il torto subito. Un’altra delle dodici metafore e quella del mito di Demetra, associato alla Vergine astrologica. Per un puntiglio egoico la dea…

Ha in cantiere qualche altro lavoro similare?

Il mio interesse è volto alle dinamiche umane. Sto scrivendo di una sindrome che include atti di bullismo, maltrattamenti e il rifiuto a curarsi.

BIOGRAFIA

Sara Castelli nasce a Milazzo in Sicilia. I suoi primi anni di vita sono segnati da eventi traumatici tant’è che fino agli undici anni lei si rifiuta di parlare. Quando lo farà, racconta la sensazione di essere stata in un letargo comatoso. La chiave di volta la utilizza poco prima dei trent’anni, quando coerente al suo bisogno di confronto con altre realtà, si trasferisce a Roma dove si specializza in una tecnica fisioterapica che le darà impiego. Operatrice Reiki, pratica il metodo di guarigione spirituale una modalità che affina la sensibilità del ricevente e di colei che dona. Durante il lungo soggiorno romano, matura i concetti esistenziali e si approccia ad una mentalità aperta e discorsiva; per questo che lei dice di dover tutto a quella città. Roma è “ la mia lupa accudente” … solo lei ha intuito i miei bisogni e ha messo le persone giuste sulla mia strada. Forse non è un caso, se il “Convivio Astrologico…” come pure la sua prima pubblicazione, siano stati pensati e partoriti proprio in quella città.

IL LINK DEL LIBRO

https://www.booksprintedizioni.it/libro/Saggistica/il-convivio-astrologico