DISCORSI SULLA BELLEZZA: SAGGIO A CURA DI STEFANIA AURIGEMMA – AUTORI VARI – Scritturaviva – La Voce del Recensore

DISCORSI SULLA BELLEZZA
Autori vari
A cura di Stefania Aurigemma

“Pensieri che diventano discorsi per tornare a essere pensieri”
di Francesca Andruzzi

Discorsi sulla bellezza, Autori vari, a cura di Stefania Aurigemmma, Pensa Editore, pagg. 260, fa tornare alla mente Platone: “Pensiero e discorso dunque sono la stessa cosa: solo che l’uno è il dialogo che avviene all’interno dell’anima con se stessa, senza parole, ed è proprio questo che viene chiamato pensiero” (Platone, “Sofista”). Ebbene, questa raccolta di “Pensieri” dei numerosi Autori che hanno partecipato alla stesura del saggio, dal titolo Discorsi sulla Bellezza – poiché i loro pensieri tali diverranno all’atto della lettura da parte di chi si immergerà tra le pagine ricche di spunti di riflessione e ricerca – tornerà nella veste di pensieri nella intimità del lettore, nella profondità dell’anima che non potrà fare a meno di dialogare con se stessa. E non c’è, forse, argomento migliore, per stimolare il pensiero/discorso/pensiero, della bellezza. Anzi, della Bellezza, che esige la “B” maiuscola, quasi si trattasse – come si tratta – di un concetto sì vasto, ma nello stesso tempo unico e imprescindibile, come ci spiegano gli Autori, per la stessa vita. Un concetto a volte sfumato, a volte palpabile, oggettivo e soggettivo nel medesimo tempo, tanto da poter apparire un ossimoro. Ma nelle apparenti contraddizioni sta la spinta per la ricerca della nostra essenza, del nostro essere, del nostro divenire. Una pubblicazione che diventa per il lettore un viaggio nell’Arte, in tutte le sue espressioni; nella Filosofia e nella Teologia; nella Psicologia, passando per i Miti dell’Antica Grecia e dell’Antico Egitto. Le tappe di questo percorso di lettura riporteranno alla mente quanto studiato sui banchi di scuola, ma con lo stupore di una visione diversa, anche di piacere, rispetto al tempo in cui lo studio era, spesso, solo dovere. Quando il dovere si coniuga con il piacere, lì, in quella armoniosa commistione, nasce la libertà, nasce la Bellezza. Stefania Aurigemma, curatrice dell’Opera (nonché amministratore di un gruppo social denominato, non a caso, Arte, Bellezza e Conoscenza), ci ricorda che la bellezza è come “una fiera amazzone che in molti vorrebbero afferrare, ma che, libera, fugge dai numerosi tentativi di imbrigliarla in dogmi e definizioni”. Nel saggio in argomento, non v’è traccia, infatti, di severe classificazioni per definire la Bellezza. Ogni Autore (tutti impegnati professionalmente in ambiti intrisi di bellezza, quali la storia dell’arte, la letteratura, la filologia classica, la filosofia, la sociologia, la teologia, la psicologia) fornisce al lettore spunti di riflessione sul tema della Bellezza, affinché il lettore stesso possa approfondire (grazie anche alla puntuale bibliografia) e nel viaggio tra le pagine, magari, fermarsi per percorrere sentieri, per scalare montagne, per fermarsi semplicemente in riva al mare o per decidere di attraversarlo, a nuoto o in barca; insomma, potrà fermarsi quando e dove vuole, libero anche di perdersi, per poi ritrovarsi e ritrovare i compagni di viaggio, le autorevoli guide, che sono gli Autori stessi. I pensieri degli Autori sulla Bellezza diventano discorsi appena si inizia la lettura e tornano a essere pensieri in chi legge. Nella libertà, che viene concessa da ognuno di questi ottimi Autori, di poter pensare anche in modo differente da loro – ma sempre fornendo quella fascinazione che l’argomento Bellezza ha in se stesso – senza distrazioni, lo spirito si eleva. Essi catturano l’attenzione con la loro sapienza, commuovono con le loro riflessioni, emozionano con la loro franchezza, stupiscono nella narrazione di particolari. Parlando della Bellezza, senza presunzione di esaustività, la donano senza riserve. Accarezzano il lettore, ognuno nella trattazione dell’argomento particolare che costituisce tessera del puzzle infinito chiamato, appunto, Bellezza:
Luigi Anzalone, con L’arte come epifania dell’Essere. Heidegger e l’estetica: le riflessioni del filosofo davanti a un quadro di Van Gogh che rappresenta un paio di scarpe da contadino; la poesia quale massima espressione dell’arte e l’essenza della poesia come istituzione in parola dell’essere; il colloquio essenza del linguaggio. Ciro Aurigemma, con La bellezza esteriore e interiore dal punto di vista psicologico: le varie forme della bellezza, che non è perfezione, ma armonia; la risonanza della bellezza, che varia a seconda dello sviluppo psicofisico, nel subconscio e nell’inconscio; l’importanza della meditazione e della contemplazione. Stefania Aurigemma, con Emozioni e dominanza emisferica nell’arte: il tocco della bellezza sui sensi; l’emozione che è movimento, che supera le differenze culturali; emozioni e sentimenti; l’estasi provocata dalla bellezza. Giovanna de Maio, con …E vide che era cosa bella e buona…: il Creato specchio della bellezza divina; il Salmo 8; la contemplazione, lo stupore, il silenzio dello spazio; l’evento sonoro che crea; la Parola di Dio, la risposta dell’Uomo; sacralità e bellezza della Natura; il termine aramaico per definire essere e bellezza; cosa buona, perché buona, bella, utile; la ricorrenza del numero 7; la musica per capire Dio; l’arte che rappresenta il visibile che è invisibile; le parabole che non definiscono, ma infiniscono; la bellezza di Cristo; la scelta di Dio tra Giustizia e Misericordia. Chiara Dell’Acqua, con “La cosa più bella”: la bellezza che, in greco, chiama, invoca; il più giusto è il più bello; gli Eroi omerici, modelli di comportamento per l’umanità; lo scempio della bellezza come massima ingiustizia. Antonella di Costa, con Eroi e dèi nella “Bibbia”, della bellezza omerica e dei Lirici greci. La visione del bello in Platone: l’interesse di Platone per l’anima; la grazia dell’anima che rende bello o più bello il corpo. Gianluca Di Donato, con Il concetto di Bello nella storia della musica: perfezione ed equilibrio; l’oggettività e la soggettività del bello; la consonanza come bellezza nella musica; la ricerca del bello anche nel brutto; il bello nascosto. Rosalia Donnici, con L’arte di vivere in bellezza e armonia: la via dell’arte; pensare oltre l’odio; il consumismo per riempire il vuoto; la radicalizzazione religiosa per cercare un senso; la negazione della identità umana tramite la robotizzazione; la pietà; senza pietà, l’altro è oggetto; l’abusato sarà abusante; chi disumanizza l’altro, disumanizza se stesso; il conflitto anche dentro noi stessi; la figura del Mediatore; la mancanza di comunicazione genera violenza; i mille volti del male; una sola arma, il bene; la ricerca di chi ci guardi come fiore, come albe, come tramonti. Antonio Fresa, con L’impossibile certezza: la bellezza come armonia, relazione tra elementi e fatti. L’estetica, studio del bello e/o dell’arte; l’istanza morale nella bellezza; analisi del rapporto tra bellezza e salvezza; la bellezza non è riposante; il Cantico delle Creature di San Francesco, inno alla bellezza del Creato; il lato mostruoso del progresso; consumo e sfruttamento impediscono la bellezza; bellezza, bene e verità, i tre aspetti portanti della Creazione; il Magistero dantesco, la bellezza è l’arte della speranza. Vincenzo Guzzo, con La Bellezza tra anima e mistero: la farfalla tra le dita; analisi del Novecento tra guerre e progresso; la sensibilità collettiva nei confronti del sacro; coniugare la bellezza all’idea dell’anima; i polmoni azzurri alle spalle di Venere ne La Primavera del Botticelli; analisi del tempo e del suo ritmo sempre diverso; il mistero; l’anima coglie il valore della bellezza; intuizione, pensiero, fare, esserci e sognare. Lia Jonescu, con Cosa scatta in noi per farci dire che un’opera è più bella di un’altra o apprezzare con identica emozione due opere totalmente diverse?: ciò che è semplicemente bello e ciò che è bello e ci emoziona; il discorso di Paolo VI agli artisti (anno 1965) e il suo monito a ricordare “siete i custodi della bellezza nel mondo”. Marika Luparella, con “La bellezza e l’umanità della narrazione e della poesia”: D’Annunzio, Leopardi, Foscolo; la notte di Natale del 1914; nel ricordo la bellezza si amplifica, ma la bellezza è anche attesa. Maria Pace, con Nefer… L’essenza della Bellezza nell’Antico Egitto: regina bella, aggraziata e sensuale; la bellezza legata alla sfera spirituale; cura del corpo e motivi trascendentali; la vita terrena preludio a quella eterna.
Non è possibile leggere quest’Opera senza avere la tentazione di sottolineare i passaggi che toccano l’anima, le scoperte che provocano stupore, i ricordi che commuovono, le rivelazioni che inducono al pensiero, come riflessione, non solo sulla Bellezza in sé, che sembra apparire sempre più misteriosa, quanto sugli effetti della Bellezza nella vita personale e collettiva. Un’Opera che, certamente, indurrà il lettore ad approfondire i temi trattatati nell’analisi principe di un unico tema, la Bellezza; a riprendere il filo sulla Poesia, sulla Musica, sulla Pittura, sull’Arte in generale, sulla Spiritualità, sulla Religione, sulla Natura. Un filo che, a volte, si è annodato, altre volte spezzato nella odierna quotidianità, fatta solo di velocità. Velocità nel lavoro, nei rapporti familiari e amicali, nella consumazione dei pasti e, soprattutto, nella comunicazione: rari, sempre più rari i pensieri che diventano discorsi per tornare a essere pensieri. Forse è vero, forse non c’è una sola definizione per la Bellezza, proprio perché percezione di qualcosa o di qualcuno che la contiene. Ma l’unico modo per percepire (non comprendere, non ricordare) un concetto, soprattutto quando esso sia difficilmente assimilabile dalla mente umana, è fermarsi. E lasciare che l’anima trovi il giusto ritmo del tempo: un adagio con brio, per dirla in termini musicali. Allora, solo allora, “i Discorsi” di questa Opera, scritta a più mani, non saranno solo lettura, ma diventeranno pensieri: discorsi dell’anima che dialoga con se stessa. E sarà, indiscutibilmente, Bellezza.

INTERVISTA

Intervista alla Dottoressa Stefania Aurigemma, curatrice di “Discorsi sulla Bellezza”, Ed Pensa, 2023

D.: Tutto il nostro fare è determinato da una “spinta”. Cosa e/o chi l’ha spinta a pensare di parlare di Bellezza ai lettori?

R.: Trovo che la Bellezza sia un rifugio efficace dalle brutture della vita. La Bellezza è ovunque, dalle opere dell’uomo alle creazioni della natura, dal sorriso di un bambino alle case di borgo abbandonato. Ho iniziato a postare meravigliose immagini sulla mia Pagina Facebook e poi a condividerle per il benessere che donavano a me ed il piacere di contagiare positivamente gli altri ed ho avuto immediati, felici, riscontri.

D.: Viviamo in un contesto sociale profondamente cambiato da quella che è stata denominata “l’era Covid” iniziata con il tormentone “Andrà tutto bene”. E il bene, come si evince anche da questo saggio, è sempre legato alla Bellezza. Ora che questo periodo sembra terminato, tirando le somme, facendo un bilancio, secondo Lei, è veramente andato tutto bene?

R.: Sono ottimista di carattere e trovo sia stato un bene anche il piacere che ha dato ad alcuni di noi l’isolamento forzato grazie al quale, a mio avviso, il Re è apparso finalmente “nudo” e tante false necessità, costruite ad hoc dall’industria commerciale, sono emerse nitidamente.

D.: Torniamo alla pubblicazione da Lei curata. A quale tipo di lettori, in particolare, spera giungano i “Discorsi sulla Bellezza”?

R.: Quando ho pensato ad una raccolta di saggi sulla Bellezza sono stata io stessa la prima committente: volevo afferrare l’inafferrabile segreto della Bellezza ascoltando il punto di vista delle numerose discipline coinvolte. Ho pensato alle moltissime persone che mostrano di apprezzare la Bellezza e che da essa sono piacevolmente contagiate ma non hanno piena contezza dei processi messi in atto dall’esperienza estetica.

D.: Lei amministra la pagina social “Arte, Bellezza e Conoscenza” che vanta un considerevole numero di iscritti. Cosa le ha dato questa esperienza e cosa pensa di aver dato a chi la segue?

R.: Il Gruppo Facebook “Arte, Bellezza e Conoscenza” lo amministro mettendo in campo più competenze che afferiscono alla mia formazione di psicologa, in particolare la psicologia sociale e dei gruppi virtuali, oltre ad amare istintivamente la Bellezza e a condividerla con grande spontanea naturalezza.

D.: La cultura classica è la padrona in questa pubblicazione dedicata alla Bellezza, una cultura che non solo istruisce, ma educa. Eppure, la scuola, da molti anni ormai, ha scelto di implementare lo studio delle materie tecniche in indirizzi che escludono totalmente lo studio dei Classici. Come valuta questa scelta?

R.: Ho studiato al liceo scientifico e solo attraverso gli studi classici di mia figlia ho potuto apprendere la forza della classicità. Trovo che i classici rappresentino fondamenta solide da cui partire e non posso non sostenerne l’utilità formativa. Ho voluto fortemente che nel libro venisse approfonditi i canoni classici della Bellezza sia da esperti d’arte che da grecisti e così è stato e di questo sono grata e soddisfatta.

BIOGRAFIA

Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni, specializzata in Formazione Formatori, è esperta in Gestione Integrata della Qualità. Ha svolto attività di consulenza nell’ambito della Formazione Manageriale e della Gestione delle Risorse Umane presso primarie aziende nazionali, enti pubblici e Organismi di Certificazione. È autrice di numerose pubblicazioni in tema comportamenti organizzativi efficaci ed ha curato volumi sulla Qualità della Formazione tra cui Formazione innovativa per la qualità – Metodologie, strumenti ed esperienze, Nuovo Studio Tecna, 1999; Formazione nella sanità come strategia di cambiamento (con Rita Pomposini), Nuovo Studio Tecna, 1999; Qualità e fattore umano (con Massimiliano Galli), Nuovo Studio Tecna, 1999. Recentemente ha orientato i propri interessi verso la Psicologia del profondo ad orientamento junghiano.
È autrice dei libri di prosa poetica Lettere dalle Nuvole, L’Inedito Edizioni (2018); I tempi dell’anima, Luca Pensa Editore (2019) e curatrice delle raccolte di saggi Autenticità, Pensa Editore (2021) e Discorsi sulla bellezza, Pensa Editore (2023).

Link riguardanti il libro:

https://www.corriereirpinia.it/il-mistero-della-bellezza-da-platone-al-novecento-cosi-larte-ci-aiuta-a-diventare-migliori/?fbclid=IwAR3ocRaZvkZVwrJl4w2Y-k5m-af9YEXLPY8iOVsKgfCUdG3rBeTTgz3-PoA

https://www.pensaeditore.it/fcu.html