MARIA ROTOLO: LE TONALITÀ DELL’ANIMA – Scritturaviva – La Voce del Recensore

MARIA ROLOTO: LE TONALITÀ DELL’ANIMA

GENERE: POESIA

RECENSIONE

«La poesia è come l’acqua nelle profondità della terra. Il poeta è simile a un rabdomante, trova l’acqua anche nei luoghi più aridi e la fa zampillare» (Alberto Moravia).

Ma chi è il vero poeta? Forse colui che obbedisce pedissequamente ad una metrica imposta, altrimenti la sua sarebbe definita tutt’altro che poesia? E che dire di quelle poesie in versi sciolti, ossia in metrica con i giusti accenti, che seguono gli schemi precostituiti di strofe e rime che magari risultano sì armonici nel suono, ma che lasciano l’anima insoddisfatta? Della diatriba tra la necessità della metrica e la produzione libera se ne potrebbe parlare per ore. Com’è risaputo, il tempo porta in sé in germe il cambiamento, consentendo riflessioni e ripensamenti. La stessa lingua si evolve. Tutto cambia e guai se così non fosse. I più grandi talenti sono stati coloro che hanno manifestato un pensiero divergente, che sono riusciti a vedere la realtà da più punti di vista nelle varie sfaccettature, portando avanti le proprie idee. L’arte si nutre di pensiero divergente, altrimenti tutto sarebbe piatto e scontato, privo di qualsiasi vibrazione, tonalità, o qualsivoglia emozione. Gli artisti hanno quel dono prezioso di sentire e vedere oltre, di percepire fino all’inverosimile, di spostarsi in quell’altrove dove non vi sono confini spazio-temporali. I poeti riescono a guardare con occhi diversi la realtà circostante… a sentire con l’anima, e sono capaci di scuoterla. Chi legge è così avvolto da un alone di magia che può accarezzare, scompigliare, ridestare, rasserenare, acquietare. La poesia è luce, riflesso, scintilla divina; è la stessa voce dell’anima dalle tonalità diverse. E proprio di tonalità emotive parla l’autrice Maria Rotolo nella sua silloge Le tonalità dell’anima (Resalio produzioni, anno di pubblicazione 2021, pagg. 128). Tutti percepiamo i colori della vita, lo straordinario è riuscire a coglierne le tonalità. La stessa parola tonalità rimanda alla varietà, alla molteplicità dei sentimenti, dunque a quella capacità di esperire la realtà in tanti modi diversi. E l’autrice riesce a rimandarcele tutte queste tonalità, a renderci “complici” e partecipi del suo sentire, a farci percepire i riflessi della sua luce interiore, ad avvicinarci al suo universo con versi caldi e avvolgenti. Nel donarci i colori della sua anima ella si mette a nudo, ed è in questo che risiede l’autenticità della sua poesia. Ad ogni componimento la scrittrice ci dona un frammento della sua luce, pensieri confessati alla carta per rischiarare un percorso, perché la scrittura, forse a maggior ragione quella poetica, prima di servire agli altri serve a sé stessi, come guida e orientamento.

La silloge è suddivisa in due parti, la prima raccoglie diverse poesie a tema già pubblicate e premiate; la seconda, inedita, particolarmente incentrata sulle tonalità dell’anima, appunto. La Rotolo ha la capacità di ridurre i versi all’essenziale pur lasciando intatto il senso del “discorso” che risulta, anzi, decisamente più incisivo. E in effetti, quest’arte di cesellare i versi sembra proprio essere innata nell’autrice che sfoltisce lasciando l’essenziale. Tuttavia le poesie della Rotolo appaiono immediate, spontanee, un fiume che sgorga già essenziale senza nessun lavoro postumo di sfoltitura, così come emerge dalla poesia Assenza: «Nulla grida più del silenzio / dove nessuna cosa è muta… / Ci vuole la sera / per distinguere un’ombra. / La morte / per scoprirsi vivi / Un dolore che ti trancia / per abbracciare la felicità». Le tematiche sono diverse ma tutte espresse con quell’essenzialità lampante che la contraddistingue. I suoi sono quadretti di vita che scaturiscono dal contatto con la realtà. Così la Rotolo racconta della tragedia del terremoto, della povertà, degli emarginati, ma anche dell’amore, delle pene per esso e della nostalgia. E l’amore, narrato dalla poetessa, non è soltanto quello per una persona che ha lasciato un segno importante nel suo cuore, ma anche quello per la bellezza di un luogo che non si può scordare, che rivive nei ricordi con i suoi colori e sapori, come emerge dalla bellissima poesia Trinacria: «Alle porte del vento / tra alberi di mandorli e fichi / un dedalo di vicoli e strade / colora di ocra il paesaggio / Il vento canta la sua nenia / sfiorando volti antichi come pietra / e qui, tra acrobati e venditori ambulanti / danza la vita». Motivo di riflessione è anche il suo stesso essere, quel senso di inquietudine e di indefinibile che caratterizza in genere i poeti, l’osservare da una posizione diversa dal consono, il sentirsi fuori dalle righe ma sempre ardentemente vivi: «Vivo da sempre / in un mondo dai colori dissonanti / dove voci molteplici si rincorrono. // L’architettura dei miei pensieri / sfugge persino a me. / Vago nell’indecisione / conoscendo la fatalità del mio essere, / rigettandolo un attimo dopo. // Lei è qui con me / e io sono altrove. / Nulla so di certo / Se non che folle tra i folli io sono» (dalla poesia Ai margini). Ed è proprio il suo essere diversa che le permette di considerare le battute d’arresto e le cadute non come fallimenti personali bensì come nuove opportunità per mettersi alla prova, per spiccare il volo verso orizzonti nuovi, così come racconta nella poesia Quando cado, la cui chiusa è molto significativa: «Quando cado / io riemergo da un muro di nebbia / e incontro la luce del sole // Ogni caduta è un volo / ed io volo / verso l’alto». Importante anche è la sua attenzione alle donne, al loro essere speciali, alla capacità di ricoprire diversi ruoli, come esprime egregiamente nella poesia Donne; ed in fine non poteva certo mancare il ringraziamento alla stessa poesia salvatrice e complice della sua vita che è ragione ed essenza di libertà: «Non conosco altro linguaggio / che la poesia / non conosco altro / che un pugno di parole / perso tra gli spazi del mio tempo, ammorbidite / dal bianco di un foglio scarno / e l’intreccio del loro suono / vagheggia libero, ed è respiro / di una rondine» (dalla poesia Non conosco altro linguaggio).

Una poesia, quella di Maria Rotolo, nella quale abbandonarsi e perdersi, per poi ritrovarsi. Decisamente consigliata.

Federica Girotti

INTERVISTA

Come nasce l’idea di questa silloge?

La raccolta Le tonalità dell’anima nasce come un percorso, il mio percorso poetico. Difatti la silloge è suddivisa in due parti: la prima che raccoglie una serie di poesie che hanno una storia letteraria, mi riferisco a pubblicazioni e premi letterari di cui sono state insignite e la seconda parte, poesie del tutto inedite che tracciano il mio personale percorso poetico.

Cosa significa scrivere poesie per Maria Rotolo?

Risponderei con un’altra domanda. Cosa significa nutrirsi? Scrivere per me, e credo per chiunque lo fa, è un bisogno vitale, come nutrirsi. Per cui potrei tranquillamente affermare che scrivere per me significa vivere.

Poesia e autenticità, il suo pensiero in merito.

La poesia viene dal cuore. Non può che essere autentica, vera e pura.

Ha in cantiere qualche altro lavoro poetico o di altro genere?

Sì, diversi.

Scriva ciò che ritiene importante in riferimento al suo libro.

L’importante, in una raccolta di poesie, è la poesia… in tutte le sue sfaccettature. Io credo che nella mia raccolta ci sia una poesia per ciascuno, forse anche più di una, e soprattutto una poesia per ogni stato d’animo.

BIOGRAFIA

Maria Rotolo nasce a Caccamo, un comune in provincia di Palermo, nel 1977. Nel 2004 consegue la prima laurea in Lettere presso l’università degli studi di Palermo. Nel 2018 consegue una seconda laurea in Scienze della formazione primaria presso l’università degli studi di Torino. Da diciassette anni vive in Piemonte, a Torino, che considera ormai la sua città d’adozione. Insegna nella scuola primaria da oltre sedici anni. Le tonalità dell’anima è la sua seconda raccolta di poesie.

SINOSSI

Le tonalità dell’anima è la seconda opera poetica pubblicata dalla scrittrice Maria Rotolo (Edizione RESALIO). Attraverso questo lavoro – che include anche poesie finaliste e vincitrici di diversi concorsi letterari – la Rotolo propone poesie inedite che hanno il merito di “sfiorare” l’anima del Lettore, con la delicatezza che contraddistingue la sua scrittura. Un libro indispensabile per chi desidera centellinare le parole, assaporarle nel contesto di una strofa o di un intero brano che la poetessa ha scelto di mostrare al suo lettore. Temi importanti ed esistenziali – l’amore, la paura, la morte, l’introspezione – sono descritti col dono della sintesi e della “bellezza della parola”, lasciando sempre il sapore buono di un’ottima lettura. Le tonalità dell’anima è impressionismo puro, i colori della tavolozza sono tutti nel favoloso intreccio delle sue strofe che lasceranno due preziosi doni a chi le leggerà: consapevolezza e magia.

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