CLAUDIO MONTALTI: SANG REAL – Scritturaviva – La Voce del Recensore

CLAUDIO MONTALTI: SANG REAL

NARRATIVA: GENERE MISTO

RECENSIONE

Se le rivelazioni di Dan Brown o di Kathleen McGowan sul Santo Graal vi hanno scioccato e appassionato, mettetele da parte e preparatevi a una nuova scoperta insieme a Cesare Forti il protagonista di Sang Real scritto da Claudio Montanlti (Youcanprint, pagg. 488, anno 2022).
Cesare, ex stilista di moda, poi co-presidente della ZCF e agente operativo del Sevizio Segreto occulto chiamato “la macchia nera”, scende in campo come ricercatore e archeologo dilettante.
La sua avventura comincia dopo un “casuale” incidente in mare che lo vede coinvolto insieme alla figlia Stella. A quel tragico evento sventato, segue una serie di circostanze particolari che lo conducono all’incontro con l’affascinante Kenya Thy, figlia adottiva di Gragson Thy. La donna, intrigante e seducente, cerca da subito un contatto intimo con Cesare nel tentativo di manipolarlo a favore degli interessi del suo patrigno. L’impresa non è per nulla semplice, perché Cesare Forti è ben addestrato, e solo quando Kenya gli mostra il ritrovato Libro ics, in cui sono celati indizi per il ritrovamento del Santo Graal, Forti ne avverte il richiamo atavico dentro di sé, accendendosi di passione per la causa e per la bellissima Thy.
Ma chi è Kenya veramente? Resterà coinvolta nella sua stessa trappola?
Intrecciati in questa trama romantica e spicy, troviamo molti coprotagonisti. Primo fra tutti Ah Tok, un uomo della “Tribù dei capelli chiari” vissuto nel 1527, a seguire Luc Leland abile doppiogiochista, il misterioso Tito Milton e il suo piano diabolico, Ix Bacal con i suoi segreti tradizionali e personali e molti altri personaggi e società segrete che portano avanti la vera fabula del romanzo che ha come centro la difficile situazione politica e sociale guatemalteca. Cesare Forti percorre la via nascosta che porta alla mistica montagna dove è celato il Santo Sepolcro, attraversando foreste e sentieri tortuosi, ma allo stesso tempo indagando nelle viscere di una civiltà complessa quale era ed è quella dei Maya.
La scoperta dell’antica reliquia non è che l’inizio delle difficoltà che incontra il nostro protagonista e ciò che si palesa davanti ai suoi occhi ha dell’incredibile: un progetto devastante per l’intera umanità.
Come possono congiungersi la realtà moderna e le antiche civiltà senza che entrambe ne escano snaturate? Sicuramente non è stato un compito facile per l’esordiente autore che, un po’ incespicando, trova l’escamotage di approfittare dei dialoghi tra i personaggi per dare al romanzo un taglio saggistico. Il risultato però è piuttosto pesante per chi si aspetta un libro di avventura. Inoltre, il continuo cambio di punto di vista nella narrazione ha talvolta un effetto straniante e confusionario. Tuttavia, il romanzo catapulta subito il lettore in una storia all’insegna dell’avventura, dello spionaggio e del mistero, caratterizzata da particolari molto dettagliati. Claudio Montalti non si è risparmiato in descrizioni e ricerche per rendere vivido e credibile il suo romanzo a metà strada tra invenzione e realtà. Ciononostante, i concetti sociali e relazionali espressi, le parti erotiche del romanzo, nonché le intenzioni del lavoro scrittorio, avrebbero bisogno di una limatura con un editing accurato da parte di un professionista per far sì che il lettore possa comprendere, senza fraintendimento, il messaggio che vuole trasmettere l’autore e che ha il potenziale molto interessante del romanzo sociale.
Gli appassionati di viaggi, descrizioni approfondite, antiche civiltà, intrighi internazionali e rituali primitivi, troveranno in Sang Real un libro avvincente, che indaga, considera e che, nonostante le numerose ingenuità stilistiche, prova a mettere a fuoco una realtà fuori dai riflettori.
Scorrendo le pagine, via via che la storia si dipana tra salti temporali, gesta epiche, sparatorie, colpi di scena, sogni lucidi e quel senso di religiosità che sempre si cela intorno a questo tipo di argomento, risulta evidente che Claudio Montalti ha voluto usare la sua scrittura per uno scopo più alto, ovvero come denuncia dell’oppressione di un popolo perpetrata tutt’oggi. La realtà che l’autore ci descrive, più ancora di quel famoso Calice, parla del sangue indigeno versato negli scontri in Guatemala, delle lotte e delle ingiustizie subite dalla civiltà precolombiana per la supremazia dei popoli occidentali.
«Il conflitto armato, la guerra dei fucili, la guerra degli eserciti è finita tantissimi anni fa, ma per noi questo non significa nulla perché la guerra della fame, della miseria e della povertà continua ancora oggi in ogni nostra comunità. Continua quando il contadino maya non riesce a sopravvivere del suo lavoro, quando ogni maya ha paura perché quasi tutti i crudeli carnefici di un tempo sono ancora oggi presenti nelle comunità con un potere tale da terrorizzarlo.»
«Le violenze sono ancora vive e le cause storiche del conflitto tutte da affrontare […] Il Guatemala continua ad essere vittima della violenza e dell’iniqua distribuzione delle risorse e del potere.»
Un antico proverbio Maya dice: «Non iniziare a girare intorno al cespuglio, dì la verità»; e Claudio Montalti lo ha preso sul serio. Sang Real è la riscoperta di una civiltà che si ritiene morta, ma che invece vive e soffre per mantenere intatte le tradizioni naturalistiche, di pace, di rispetto degli altri e della vita stessa.

Nicoletta Grossi

INTERVISTA

Il sottotitolo della sua opera, preannuncia qualcosa in cantiere: leggeremo presto nuove avventure per il temerario Cesare Forti?
Le prime due avventure di Cesare Forti sono nel mio cassetto da circa 20 anni. Con SANG REAL ho scelto di pubblicare la terza (e ultima) avventura di Cesare Forti perché la più “corta”, che si traduceva in un prezzo di copertina inferiore, più abbordabile… è stata una decisione difficile, incomprensibile ai più, ma in fondo i miei romanzi si possono leggere benissimo l’uno a prescindere dall’altro…


Come è nata la sua passione per le civiltà antiche, ed in particolare per i Maya?
Toccandole con mano, ovvero viaggiando. I Maya avevano ed hanno quell’aurea e quel fascino che nascono dalle poche informazioni scritte che ci sono giunte di loro, ma in senso archeologico c’è sicuramente ancora tanto da scoprire. Basta provare a infilarsi nella giungla a nord di Tikal, nell’Ixil, regione teatro delle vicende narrate da SANG REAL per rendersi conto quanto sono impenetrabili e isolati quei luoghi e per capire che ogni giorno è buono per avere notizie di nuove scoperte sui Maya. Magari troveranno davvero il Montes Azul che narro!


Il suo romanzo tocca tematiche sociali importanti. In che altro modo è attivo dal punto di vista della lotta contro il razzismo e sui diritti umani?
In vita mia non sono mai stato un attivista nel senso più elementare del termine, quindi è solo scrivendo, magari anche di politica pura e cruda, che cerco di trasmettere messaggi alternativi, ma capisco pure che alla fine la gente – che ti conosca o meno – fatica a soffermarsi se queste (brutte) cose a meno che le abbiano toccate da vicino. Magari la leggerezza della mia narrativa sarà un mezzo più efficace, chissà… Per il resto mi impegno come sempre ad essere un esempio con le mie azioni quotidiane.


Scrivere che cosa rappresenta per lei? Ci racconti la sua passione e i suoi obbiettivi.
Guardi, il mio periodo di scrittore di libri si racchiude in cinque anni (dal 1998 al 2003) davvero bellissimi, pieni di creatività e di eccitazione, da artista con tutti i crismi e i cliché che si possano immaginare. Scrivevo in ogni momento del giorno e della notte, ma vivevo tantissimo all’aria aperta, e ovviamente viaggiavo a più non posso, questo grazie a guadagni che avevo accantonato in precedenza facendo il commerciante. Non trovando negli ultimi due anni di quel periodo una strada al primo dei miei romanzi, ovvero un Editore con la maiuscola, lasciai perdere in attesa di tempi migliori. Avere lavorato i successivi 10 anni come giornalista turistico ha completamente saziato la mia voglia di scrivere. Poi sono arrivate una moglie e una figlia, il lavoro è cambiato completamente, così nel pochissimo tempo libero che mi rimane ho ripreso a inseguire il mio sogno. Il mio primo obiettivo è scoprire – con Sang Real – cosa valgo grazie a recensioni come la vostra e la partecipazione a qualche concorso letterario serio, poi mi impegnerò in proporzione, nella promozione come nella ricerca di un vero Editore.


Ha qualche consiglio per i giovani autori che si affacciano al panorama editoriale e che vogliano comunicare un messaggio sociale coraggioso?
Non credo di avere lo spessore sufficiente a consigliare qualcosa ai giovani autori. Al di là dei messaggi importanti da dare, penso che quando si è giovani bisogna avere il coraggio di realizzare i propri sogni: mai lasciarsi indietro il rimpianto di non averci nemmeno provato! Ecco, impegnarsi con tutte le proprie forze in quel che appassiona può essere un buon consiglio.

BIOGRAFIA

Mi chiamo Claudio Montalti, quinto e ultimo di 5 fratelli, un diploma di Perito Tecnico, migliaia di libri letti e tanti lavori diversi prima di iniziare a dedicarmi a quel che desideravo fare da sempre, viaggiare… così posso sintetizzare i primi 32 anni della mia vita.

Dal 1996 inizia tutta un’altra storia, fatta di tanti lunghi viaggi zaino in spalla con pochi soldi. Viaggiando in questa maniera mi sono riscoperto, ma soprattutto ho ritrovato la scrittura. Ho ricominciato con lo scrivere le mie riflessioni di viaggio, che penso appartengano un po’ a tutti, e dopo un lungo lavoro su forma, ritmi e contenuti ho deciso di condividerle pubblicando nel 1998 CUBALIBRO con un piccolo editore di Cesena, la mia città.

Dopo diversi anni di continui mal di pancia ogni volta che mi confrontavo col mondo editoriale ho messo tutte le mie nuove opere nel cassetto per dedicarmi totalmente alle mie grandi passioni, esattamente Leggere, Viaggiare e Scrivere. www.viaggiatorionline.com, sito web di Viaggi&Turismo a 360° che ho creato e diretto a tempo pieno dal 2004 fino al 2013, mi ha dato un vero lavoro smart e permesso di continuare a viaggiare.

Nel 2007 e 2008 ho scritto per una quindicina di numeri della rivista mensile e cartacea di Turismo VIAGGIANDO. Nel 2008 ho pubblicato AUSTRALIANDO, una nuova monografia di viaggio alla Bill Bryson, un po’ auto-ironica e un po’ impegnata, un po’ leggera e un po’ triste, sotto l’egida Viaggiatorionline, prima uscita della neonata collana Giramondo.

Nel 2011 mi sono sposato con Mirella, eccellente compagna, e nel 2013 è arrivata la piccola Elisa, con cui ho vissuto intensamente ogni istante dei suoi primi 730 giorni di vita, un grandissimo viaggio! Nel frattempo Viaggiatorionline, che ha sempre fatto informazione corretta e imparziale, non ha retto lo tsunami dell’avvento dei Social e dal 2016 lavoro come dipendente nel mondo ALGIDA.

Nel 2022 – dopo due anni oggettivamente molto difficili e complicati per tutti a causa del Covid – ho deciso che era ora di rimettermi in gioco e ho tirato fuori dal cassetto uno dei miei romanzi (quello, come lunghezza, meno impegnativo).

SANG REAL è stato pubblicato a fine Giugno 2022.