Lᴀ Vᴏᴄᴇ ᴅᴇʟ Rᴇᴄᴇɴsᴏʀᴇ – FABIANO PINI: WORMHOLE 2051 L’APERTURA DEL COSMO

GENERE: FANTASY / AVVENTURA

RECENSIONE

Wormhole 2051 L’apertura del cosmo, scritto da Fabiano Pini e pubblicato da NeP edizioni Srls di Roma nel novembre 2021, è un libro davvero molto interessante. Narra una fantastica avventura nello spazio: l’apertura del Womrhole appunto, come dice il titolo, ossia del “buco di verme”, la galleria gravitazionale interconnessa allo spazio e al tempo. È un romanzo di fantascienza, ma parte da dati reali e scientifici, da ipotesi che risalgono addirittura all’antica Grecia, a studi che riguardano il sogno di ogni uomo: visitare lo spazio, viaggiare, vivere e lavorare in esso; visto che il futuro della Terra non si prospetta roseo, per colpa della malvagità umana, della sua sete di potere, della sua avidità. Sul nostro pianeta, infatti, non si potrà vivere bene a lungo, senza un reale e profondo cambiamento di rotta, un ribaltamento delle idee e dei comportamenti, che finora purtroppo sono stati volti solo al profitto personale, e che invece al più presto dovranno necessariamente mutare in altri più utili e vantaggiosi per tutti gli esseri viventi, altrimenti bisognerà trovare ad ogni costo un’alternativa. Questa si prospetta grazie a Leonard Zampardini, dedito al Progetto Bisquit, e a Mattius Bennett, progettista del Nuskined. Per merito loro verranno superati tutti traguardi raggiunti finora, come l’approdo sulla Luna e su Marte. Attraverso un Ricognitore spaziale, fornito di motori che non inquinano l’aria, i cosmonauti potranno «attraccare sulla plancia della stazione spaziale Ormosy 1, da dove partiranno le missioni future di conquista dello spazio profondo». Scavando la galleria gravitazionale, si potrà andare e tornare dallo spazio alla Terra, senza alcuno scarto temporale, nonostante i parametri di calcolo tra la dimensione terrestre e quella spaziale siano differenti. Per intraprendere questo viaggio interstellare sono stati necessari «anni di sacrifici passati sui libri, nelle missioni di addestramento, ore e giorni infiniti trascorsi all’interno di macchine terrestri dove venivano simulati centinaia di possibili scenari da poter incontrare nel cosmo». Purtroppo questo percorso, già così articolato e complesso, non è esente neanche da impedimenti e ostacoli, causati da uomini potenti che non esitano a macchiarsi di furti, finanziamenti illeciti e crimini. La vicenda si tinge così di nero, e il romanzo diventa un thriller intrigante che tiene il lettore in uno stato di suspance, senza mai annoiarlo, perché seguirà con partecipazione l’indagine poliziesca degli agenti dell’FBI, che si mettono alla ricerca del mandante dell’omicidio di un cosmonauta, cercando alacremente indizi, prove, movente. Colpisce molto l’abilità dell’autore nel descrivere luoghi non comuni, scene d’azione e sparatorie, facendole vivere davanti agli occhi del lettore: «Abbassandosi ulteriormente, si porta all’esterno sparando all’indirizzo dell’uomo. Svuota il secondo caricatore e due colpi vanno a segno, tutte e due nella gamba destra». Ma è soprattutto sbalorditiva la sua capacità di usare una terminologia scientifica e tecnologica in modo preciso, dettagliato, al punto che il testo talvolta assume i caratteri di un saggio, con un glossario annesso alla fine del libro, senza mai scadere, però, in un nozionismo astratto e poco accessibile a chi non abbia conoscenze nell’ambito aerospaziale. La sua prosa rimane infatti chiara e accessibile a tutti, in modo che chiunque voglia accingersi alla lettura di un libro arricchente, che permette di volare in un’altra dimensione, non si confonda e non si perda nei meandri dei tecnicismi specialistici. L’autore ci fa ripercorrere tutti i passi fatti finora dall’uomo nello spazio, datando scrupolosamente le missioni realmente avvenute e citando i principali esponenti che si sono distinti nello studio dei corpi celesti, da Talete fino ad Hawking. Consiglio vivamente la lettura di questo libro, perché offre l’opportunità di apprendere e/o approfondire le acquisizioni personali su eventi riguardanti la storia dell’uomo, che da sempre ha voluto superare i limiti di una conoscenza ferma, statica, dogmatica per raggiungere nuove tappe del sapere, per scoprire luoghi mai visti prima, per costruire macchine innovative che possano facilitare le sue trasmigrazioni e favorire l’evoluzione e il progresso. L’autore lascia anche una grande lezione morale: i traffici sporchi dei malviventi della parte marcia della società vanno smascherati e fermati con coraggio e senza remore. Il vero progresso si raggiunge infatti attraverso il lavoro onesto, la collaborazione leale e i valori autentici. Wharmol 2051 è un romanzo che parla di un progetto, di un’impresa a cui tante persone hanno lavorato con passione e in sinergia, progettisti, tecnici, fisici, motoristi, medici, chimici, offrendo il loro personale contributo per uno scopo nobile, per un futuro migliore, affinché esso non esista solo nei sogni e nell’immaginazione, e che si spera possa diventare presto realtà. E allora “Signore e signori andiamo a prenderci le stelle!”.

Mariella Manganaro

INTERVISTA

Come nasce l’idea di questa opera?

Sono sempre stato affascinato dai misteri sottomarini e spaziali fin da bambino ma mentre per il primo qualcosa ho scoperto realmente grazie al brevetto di guida subacquea, diversa è la condizione per le profondità del cosmo: prendere il “brevetto” di astronauta, la vedo un po’ complicata! Per questo ho deciso di scrivere una storia che parla di viaggi spaziali, di andare e tornare alla base in pochissimo tempo, di nuovi metodi cosmologici e di farcirlo con un thriller dai tempi serrati. Da qui sono partito e onestamente il viaggio non è affatto finito!

Cosa ha significato scrivere questo romanzo?

Come per ogni mio libro, la documentazione, lo studio e le letture appropriate a partire dagli antichi greci sono di vitale importanza e mai come per questo si sono rivelate estremamente necessarie. Mi hanno fatto scoprire molto più da vicino le reali conformazioni di diversi pianeti, metodi utilizzati dagli astronauti, dettagli delle stazioni spaziali, vettori spaziali con riferimento all’era dello Space Shuttle e altro ancora. Un turbinio di informazioni che mi hanno portato nel mondo cosmologico come se fosse realtà. Emozioni continue durate tutta la stesura della storia e che continuano anche adesso.

È possibile secondo lei che la sua opera possa fungere da spunto per creare un mondo migliore?

Bella questa… sarebbe magnifico! La prendo come una dolce lusinga e la ringrazio, ma sapere che la gente prende a modello un mio scritto perché lo ritiene una guida, immagino che sarebbe pura fantascienza. Scrivere stando comodamente seduto a una scrivania o leggere una bella storia che fa riflettere comodamente seduti in poltrona, riesce quasi sempre a focalizzare la mente su nuovi obiettivi, mete da raggiungere, buoni propositi da cavalcare ma, ahimè, la realtà è ben diversa e lontana da tutti quei buoni propositi che vengono forgiati da innumerevoli scrittori. La storia è piena di libri con ottimi propositi ma non mi sembra che l’umanità abbia messo in pratica qualcuno di essi.

Ha in cantiere qualche opera similare?

Certo che si! L’intento è quello di creare una trilogia di Wormhole e attualmente sono impegnato, oltre ad altri progetti, nell’imbastire la seconda storia che riparte proprio dalle ultime pagine di “Wormhole 2051 l’apertura del cosmo”. Ovviamente in copertina ci sarà un sottotitolo diverso ma per adesso, niente di più posso dire.

A proposito del suo libro…

Mi rifaccio proprio alla straordinaria ipotesi di creare un mondo migliore grazie a un libro. Non ho ambizioni in tal senso ma una mia frase forgiata proprio durante la stesura e che faccio dire a un personaggio illustre della storia, racchiude quanto detto prima: “Il mondo non si scordi ciò che è stato fatto nel passato, perché senza di esso non può esistere nessun futuro”. Chiudo con quest’altra: l’umanità non mi sembra molto sveglia nell’imparare dai propri errori.

Link del libro:

https://www.nepedizioni.com/product/wormhole-2051/

CURRICULUM LETTERARIO

Fabiano Pini è pisano DOC dal 30 aprile del 1966, anno della sua nascita. Nella sua adorata città, vive e lavora come responsabile tecnico di una ditta di impianti tecnologici con alle spalle esperienza trentennale di gestione aziendale. Appassionato di alcuni hobby impegnativi come la subacquea e il Rally praticati assiduamente, tanto da ritenerli negli anni suoi secondi lavori. Ama cimentarsi nella scrittura fin dai tempi delle scuole dell’obbligo, scrivendo il suo primo testo di natura goliardica a sei mani, complici due compagni delle scuole superiori. Sposato, una figlia e un cane anch’essa femmina, combatte giornalmente con queste tre entità superiori per la propria esistenza, senza peraltro riuscirci! Pubblicazioni: Per non soccombere, ma soprattutto per colmare i grandi vuoti lasciati dal diradarsi delle attività hobbystiche, ha esordito con la scrittura nel 2012 con “Pratiamente tutti gnudi sur purma!!!” opera prima edita da Edizioni Il Molo. Una scrittura semplice, intensa che colpisce nel vivo dei ricordi, narrante le gesta ed episodi reali di un fanciullo che si è fatto uomo, con la naturalezza che ha contraddistinto chi li ha vissuti, in simbiosi alle amicizie più profonde. Attraverso le pagine del libro, si respira un sentimento importante difficile da coltivare: l’Amicizia. Nel 2014 esce la sua collana per bambini “Le avventure di Natalino” cinque volumi scritti e disegnati editi sempre da Edizioni Il Molo, con cui passare il tempo leggendo, colorando, giocando e imparando. Totalmente imprevisto il successo riscontrato al Salone Internazionale del Libro di Torino dello stesso anno. Con buona lena, galvanizzato dai riscontri positivi e dai complimenti e buone recensioni sulle opere fin qui vergate, scrive con assiduo impegno la sua settima fatica, “Una corsa per la vita” pubblicato nel 2015, ancora una volta con Edizioni Il Molo. Un romanzo dalle tinte giallo rosa, dai risvolti non sempre scontati, lasciando anche i lettori più svogliati a mettere a rischio il proprio intelletto, nel fagocitare il più velocemente possibile le pagine per giungere alla fine, con l’intento di scoprire come sarebbe andata a finire la storia. “L’isola che non c’è”, sempre con la Edizioni Il Molo, vede la luce nel luglio del 2018, una serie di racconti basati su storie vere che comportano un’attenta analisi di immagini di vita passata, presente e futura nelle quali si sogna, si ricorda si soffre e si ride, sperando di trovare quell’oasi di felicità tanto desiderata. Ancora una volta per la Edizioni Il Molo, esce nel luglio del 2019 “Il viaggio di Jonas”, una bella storia psicologicamente piccante da leggere tutta d’un fiato, dove i due protagonisti intersecano la loro storia d’amore destreggiandosi nelle rispettive vite familiari. A febbraio del 2020 pubblica con la Casa Editrice Kimerik “Che mondo!”, un originale romanzo di fantapolitica ai confini della fantascienza, dove cinque defunti eccellenti osservano, commentano e tentano di porre rimedio alle brutture della vita quotidiana. A giugno del 2020, ancora con Edizioni il Molo, esce “Nara”, la vera storia di un’imprenditrice di successo che ha dato lustri alla Versilia. Nel novembre del 2021 nasce, con NeP Edizioni, il dodicesimo libro, “Wormhole 2051 l’apertura del cosmo”. Ha terminato da poco la stesura del tredicesimo libro, “Caro diario…” ed è impegnato nella stesura della sceneggiatura di un suo libro, oltre a tentare di proseguire la trilogia di “Wormhole 2051”. Opere molto diverse tra loro così come diverse da tutte quelle fino a oggi pubblicate. Raccoglie con enfasi nuove sfide trovando sempre spunti e idee dalla vita quotidiana, dai fatti realmente accaduti, legandoli con la fantasia al punto da non capire dove inizia una e finisce l’altra. Collaborazioni: Stando a stretto contatto con le Edizioni Il Molo, ne ha assorbito l’essenza collaborando fattivamente alla vita giornaliera della casa Editrice. Ha relazionato scrittori emergenti e navigati, scrivendo prefazioni e post fazioni, curando il marketing e la distribuzione, impegnandosi sempre al massimo come in ogni attività da lui svolta. Nell’orbita di un ampliamento continuo, è approdato alla scuola del pluripremiato poeta e scrittore pisano Alessandro Scarpellini con valenza nazionale e internazionale, apprendendo tecniche e metodi utili alla crescita professionale.

Presentazioni e partecipazioni

Le presentazioni sono sempre state un punto di forza in cui si è sempre sentito a suo agio fin dal lavoro principale. Un po’ ovunque ha incontrato critici, lettori, che sono i migliori critici, sia nella sua città sia altrove, persino nelle non vicinissime Policoro in Basilicata e Noto in Sicilia, arrivando nelle fiere e Saloni di settore. Numerose le partecipazioni a concorsi letterari sparsi un po’ ovunque sul territorio italico; diverse le riconoscenze ricevute. Quelle che hanno destato maggiore soddisfazione e che ancora si porta dentro l’eco delle emozioni, sono diluite nel tempo a partire dal 2015, anno in cui ricevette “Encomio e gratitudine” per la poesia “Mio padre” al concorso Massa città fiabesca di Mare e di Marmo. Il 2016 è stato l’anno “dell’Attestato di Merito” ricevuto all’Accademia Internazionale d’Arte Moderna di Roma per la valente opera “Una corsa per la vita”. Nel settembre 2017 ha ritirato a Milano, la “Menzione d’Onore” al Premio Culturale Nazionale Carlo Emilio Gadda e il “Premio speciale della Critica” al Premio Letterario Massa Città Fiabesca di Mare e di Marmo, ancora una volta con l’opera “Una corsa per la vita”. Pochi mesi dopo l’uscita e nel novembre del 2018, “L’Isola che non c’è” riceve il “Diploma d’Onore con Menzione d’Encomio” al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti di Forte dei Marmi. Il 2021 è l’anno di “Che mondo!” che si aggiudica il Diploma d’Onore con Menzione d’Encomio al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti di Forte dei Marmi. Scrivere è diventato linfa vitale a tal punto, che spesso dimentica il dovere primario del lavoro per mettersi alla prova nelle stesure improvvise e capillari di cui sente il richiamo.